giovedì 27 aprile 2006

Guerra = Armi = Morte

Avrei voluto parlarvi di qualcosa di positivo che mi sta capitando in questi giorni, ma... le notizie in arrivo dall'Iraq mi impongono un post serio e sobrio.

Ci tengo sempre a dire che per me le morti hanno tutte lo stesso valore: quelle dei civili iracheni, assurdamente coinvolti in un gioco di potere di cui a stento capiscono l'evolversi; quelle dei poliziotti iracheni, illusi di poter riportare l'ordine in un Paese sprofondato da tempo su un asse in bilico tra la guerra civile e l'anarchia; quelle dei soldati, di ogni nazionalità, rincoglioniti da stipendi alti e discorsi patriottici fatti da gente che non crede a quello che dice.

Sul sito di Repubblica sono state pubblicate le immagini di tutti i morti italiani. Una mi ha colpito particolarmente. Eccola:


Pietro Petrucci, 22 anni

Un ragazzo più piccolo di me... a fare COSA in quel Paese?

Tutto questo è assurdo!

Il mio pensiero, triste e davvero sentito, va a tutti i familiari di tutte le vittime di questa ennesima guerra assurda: le vostre vite distrutte sono frutto di politiche che mirano al guadagno senza guardare in faccia a nessuno, nemmeno ai vostri cari.

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