martedì 23 settembre 2008

Me chiamo Gio-ndò

Cover di Massimo Carnevale
Ci sono cose che ti prendono. Cose che meritano attenzione. Che hai visto nascere e che probabilmente vedrai finire. Non sono tuoi figli, ma sono parti di te: senza non sarebbe lo stesso.
Una di queste cose è JOHN DOE, serie pubblicata dall’Eura Editoriale e creata da Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli.
Posso dirlo? Lo dico: è l’unica serie, in assoluto, con la cui lettura sono in pari. Proprio in questi giorni ho concluso l’ultimo numero uscito (il 64) e non vedo l’ora che arrivi il prossimo, perché c’è tanto tanto da scoprire e la curiosità diventa fame.
Non credo che JOHN DOE sia un capolavoro, ma credo che abbia centrato il suo obiettivo, che era quello di colpire il lettore, caricarselo su una spalla e portarlo lontano. Cosa che per un fumetto seriale italiano non è proprio all’ordine del giorno.
Roberto e Lorenzo, con la complicità di Massimo Carnevale (il copertinista definitivo) hanno creato qualcosa di cui si parla tanto su internet e tra gli appassionati in genere. Qualcosa di cui si continuerà a parlare per un bel po’.

A seguire un trailer sfiziosissimo creato da un fan...

venerdì 12 settembre 2008

Ritorno al presente

Ritorno a farmi vivo, con un ritardo - al solito - imperdonabile, per segnalare 3 cose:

- un articolo sull'Espresso sulle confessioni di un pentito di camorra, appartenente alla famiglia Bidognetti, ritenuto "molto attendibile" dai magistrati. Affermazioni che vanno a cementare quelle che qualcuno ancora ritiene siano fantasiose ipotesi.

- un reportage della conferenza tenuta da Roberto Saviano a Mantova. Se avessi saputo che era lì, a mezz'ora da Modena, sarei andato di corsa, ma il suo stato di clandestino involontario lo obbliga a confermare la sua presenza in luoghi pubblici a pochi minuti dalla stessa.

- un altro articolo sull'Espresso. Rifiuti-ambiente-salute della gente. Un quartetto indissolubile e folle. Si parla di mozzarella di bufala e si toccano i punti più bassi a cui può arrivare un essere umano. Roba da vergognarsi di appartenere a questa razza.

- Avevo detto 3, ma facciamo 4: fatevi due risate...