E' una cosa triste, terribile e inconcepibile. Dice bene lui:
"In cattività, guardato a vista dai carabinieri, rinchiuso in una cella, deve vivere Sandokan, Francesco Schiavone, il boss dei Casalesi. Se lo è meritato per la violenza, i veleni e la morte con cui ha innaffiato la Campania, ma qual è il mio delitto? Perché io devo vivere come un recluso, un lebbroso, nascosto alla vita, al mondo, agli uomini? Qual è la mia malattia, la mia infezione? Qual è la mia colpa? Ho voluto soltanto raccontare una storia, la storia della mia gente, della mia terra, le storie della sua umiliazione."
Arrivederci, Roberto. Magari quando tornerai troverai, anche grazie alle tue denunce e ai tuoi sacrifici, un'Italia di cui ci si possa vergognare meno.
FORZA!
"In cattività, guardato a vista dai carabinieri, rinchiuso in una cella, deve vivere Sandokan, Francesco Schiavone, il boss dei Casalesi. Se lo è meritato per la violenza, i veleni e la morte con cui ha innaffiato la Campania, ma qual è il mio delitto? Perché io devo vivere come un recluso, un lebbroso, nascosto alla vita, al mondo, agli uomini? Qual è la mia malattia, la mia infezione? Qual è la mia colpa? Ho voluto soltanto raccontare una storia, la storia della mia gente, della mia terra, le storie della sua umiliazione."
Arrivederci, Roberto. Magari quando tornerai troverai, anche grazie alle tue denunce e ai tuoi sacrifici, un'Italia di cui ci si possa vergognare meno.
FORZA!
2 commenti:
non ce lo meritiamo...
Viene da pensare così... :-/
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