sabato 30 giugno 2007

Psicosi


Ieri sera ero ai Giardini Ducali, qui a Modena, per assistere a una "conferenza-spettacolo" di Carlo Lucarelli (sì, quello di... PAURA, eh? :-p ). Il povero Lucarelli è arrivato un'ora dopo per via di un ritardo aereo. Il caso ha voluto che provenisse da Napoli.

Lo spettacolo è quindi iniziato alle 22.30 anziché le 21.30.

Oggetto di quella che potremmo definire una puntata di Blunotte live è stato l'omicidio Pasolini.

Lucarelli, bravo come sempre, ha messo su un qualcosa che ha evitato il rischio replica ed ha tenuto alta l'attenzione e la tensione. A questo proposito, mentre il giallista consigliava agli spettatori di contestualizzare sempre gli omicidi, di qualunque matrice essi siano, di quanto fossero tosti gli anni '70, quelli di piombo, dei morti ammazzati per un'idea, dei quartieri di destra e sinistra, degli scontri di piazza senza limiti... mentre ci dipingeva davanti questo quadro fosco e irrespirabile... si sente come un sibilo! Si tratta dell'annaffiatura automatica, che rinfresca quelli che si erano messi sulle aiuole, non trovando spazio sulle sedie. Questi, bagnati, hanno iniziato ad allontanarsi in fretta, ma la vera follia è stata quella di gente che non era nel raggio d'azione dell'acqua che, vedendo una ventina di persone spostarsi in fretta (senza urlare, eh!), è andata nel panico e si è spostata in massa verso il lato opposto, travolgendo sedie e persone. Lucarelli sul palco: "Ma che succede? Che sta succedendo?". Si conclude tutto con il presentatore della manifestazione che invita la gente a calmarsi e a riprendere posto, così come Lucarelli. Applausi, risate e finisce lì.

Ma... Lucarelli è uno che ne sa e coglie l'occasione per notare, per quei pochi che avevano già ripreso ad ascoltarlo, che è un periodo folle anche questo qui. Una fontana ha attivato una reazione a catena psicotica che avrebbe potuto creare seri problemi. E non voglio drammatizzare: nella calca che si crea a seguito di situazioni più o meno potenzialmente pericolose, spesso la gente si ferisce o, peggio, muore schiacciata.

Ho fatto bene ad andarci, nonostante mi sia documentato moltissimo, negli ultimi anni, su Pasolini. Ho scoperto cose nuove (video, testimonianze) e, quel che è più importante, ho riflettuto: su Pier Paolo Pasolini, su me stesso, su quello che sono e quello che mi sta intorno.

Ce ne fossero di "spettacoli" così...

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