Grazie, Roberto.
Perché anche ieri sera, a "Che tempo che fa" hai dato una bella lezione di civiltà a tutti.
Perché stai rinunciando alla tua gioventù per dire quello che pensi, perché la gente sappia e il problema-camorra sia visto per quello che è: un fenomeno globale.
Perché non è mai tardi per ricordare nomi e cognomi di chi ha sacrificato la propria vita per un ideale (sacerdoti come Don Peppe Diana, uomini delle forze dell'ordine come Salvatore Nuvoletta) o per semplice sfortuna, come i ragazzi giovanissimi che non potranno mai più essere adulti (un nome su tutti: Annalisa Durante, il cui sorriso, in una vecchia foto, non riesco a togliermi dalla testa). Tutte vittime di un gioco al massacro che trova meno spazio (o a volte non ne trova proprio) di una finale del Grande Fratello o dell'ennesima esternazione medievale del Papa.
Grazie perché c'è un infinito bisogno di gente come te. Ce n'è stato e, non vorrei che fosse che così, ma sempre ce ne sarà.
Grazie, grazie di cuore. E non mollare, non farlo mai!
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