lunedì 15 gennaio 2007

L'orgoglio dei felini di Baghdad


L'ultima lettura fumettistica che mi sono concesso nel 2006 è stata Pride of Baghdad, opera immensa di Brian K. Vaughan e Niko Henrichon.

Ne parlo qui e non su un sito dedicato ai fumetti (uhm... Comicus? :-p ), perché credo che questa sia uno di quei tipici esempi di "fumetto adatto a un pubblico NON fumettofilo".

La trama, in breve: come alcuni di voi sapranno, durante la guerra in Iraq, i danni sono (stati) ingenti. Tuttavia, non si è trattato solo di danni a persone e infrastrutture, ma anche ad animali.

Una vicenda che attirò (poco) l'attenzione di alcuni cronisti, tempo fa, fu la fuga di alcuni animali dallo zoo della capitale irakena.

Vaughan, sceneggiatore ormai affermatissimo negli USA (e padre di serie cult come Y: the last man ed Ex-Machina, giusto per citarne due) prende questa vicenda e ne fa un capolavoro. Ecco, l'ho detto. I protagonisti di questa storia sono gli animali, i leoni, in particolare. Sono loro a parlare, a interagire con uno scenario di distruzione e lutto che non cambia a seconda dello sguardo dell'osservatore. Che sia umano o animale, la guerra resta sempre tale. La morte... anche.

E se la trama principale viaggia sulle unghie dei felini, quello che all'apparenza sembra lo sfondo, è altrettanto protagonista. Baghdad è ricostruita attorno a noi con una precisione quasi maniacale, grazie al tratto realistico-ma-non-troppo di Henrichon. Ci troviamo con aerei sulla testa, bombe che cadono ovunque, tra lo stupore (identico a quello umano) degli animali dello zoo. Il desiderio che si sprigiona nel lettore è uno: la fuga.

Pride of Baghdad è una di quelle storie che tutti dovrebbero leggere. Ti fa riflettere sulla vita, sui rapporti tra gli esseri viventi e la terra. Disperazione e voglia di restare in piedi si fondono in un crescendo di tensione. Il pellegrinare dei leoni diventa il nostro pellegrinare. E i loro incontri sono i nostri incontri. Quelli con i nostri nemici, le nostre paure, le paure di chi non ci conosce.

Fatevi un regalo e compratelo (io l'ho preso qui, finora non ho trovato un prezzo migliore, considerando che di copertina starebbe 19.99$). E, non temete, è in inglese (non si sa ancora se uscirà un'edizione italiana), ma è scritto in modo molto semplice! ;-)

PS: non faccio che un accenno alla confezione (splendida) per non tediare i non-nerd! :-p

5 commenti:

Anonimo ha detto...

bello il tuo articolo Karl!

mi ha incuriosito e ti chiedo due cose:
1. è prevista/possibile un'edizione italiana (sì, lo so che dovrei imparare l'inglese, ma proprio 'un ce la fo'...)
2. La storia "vera" della fuga dallo zoo come è finita? Il fumetto ricalca la storia vera o ne dà un'interpretazione allegorica/antropomorfa (una roba "tipo" WE3, tanto per intenderci)?

Carlo Del Grande ha detto...

Sul fatto di averti incuriosito... beh, speravo proprio che qualcuno cedesse, quindi mi fa molto piacere! :-D

1. che io sappia non è stato annunciato nulla in merito, anche se lasciare inedita (in Italia) questa perla sarebbe una vergogna.

2. la storia "vera" è finita... come finisce la graphic-novel :-p Non credo di poterti rovinare il finale. Così ho risposto anche alla seconda domanda: i fatti narrati sono realmente accaduti (salvo, ovviamente, i dialoghi tra gli animali... che pure hanno una certa plausibilità).

In ogni caso, se proprio non resisti e vuoi sapere com'è andata a finire... vai su Google e digita BAGHAD ZOO LIONS, troverai un bel po' di link alla notizia. Ma te lo sconsiglio! ;-)

Carlo Del Grande ha detto...

Dimenticavo... qui c'è un'intervista audio a Vaughan (cliccate su LISTEN).

Anonimo ha detto...

Karl, grazie per le spiegazioni :)

P.S.: "sei stato nominato"... in un giochino scemo... da cui non potrai esimerti.

Migliori info se clicchi sul mio nome (ogni responsabilità e a caico dell'ideatore del giochino... che non ho ancora capito chi sia)

Carlo Del Grande ha detto...

Argh... non posso tirarmi indietro e ne avrei anche qualcuna grossa da dire... attendere prego...